09.00 – 09.05 Josef Prackwieser (Historiker, Eurac Research, Bozen): Eröffnung der Tagung | Apertura del convegno
09.05 – 09.30 Claudia M. Riehl (Linguistin, Ludwig-Maximilians-Universität, München): Historische Mehrsprachigkeit aus linguistischer Perspektive
I. Mittelalter | Medioevo
– Vorsitz | Presiede: Raffaella De Rosa (Presidente, Società Dante Alighieri Bolzano) –
09.30 – 09.50 Hannes Obermair (Historiker, Eurac Research, Bozen), Romanisch-germanisch im Tiroler Alpenraum – eine moderne Fiktion?
09.50 – 10.10 Giorgio Barachini (filologo romanzo, Università degli studi di Bari “Aldo Moro”), Lingua romanza in Sudtirolo intorno all’anno Mille
10.10 – 10.30 John Butcher (Literaturwissenschaftler, Akademie Meran), Welche Sprache wurde in Südtirol zur Zeit Dantes verwendet?
10.30 – 10.50 Diskussion | Discussione
10.50 – 11.10 Kaffeepause| Pausa caffè
II. Frühe Neuzeit | Età moderna
– Vorsitz | Presiede: Josef Prackwieser (Historiker, Eurac Research, Bozen) –
11.10 – 11.30 Marta Penchini (storica di letteratura italiana, Bolzano), Claudia de’ Medici, una fiorentina in Alto Adige
11.30 – 11.50 Birgit Alber (Linguistin, Universität Bozen), Sprachkontakt und sprachliche Vitalität im Südbairischen: Mòcheno, Zimbrisch und Hutterisch
11.50 – 12.10 Ulrike Kindl (Literaturwissenschaftlerin, Università Ca’ Foscari Venezia),
Hie Estereih : Tarasp, Marienberg und das karierte Volk. Die Germanisierung des
Oberen Vinschgaus im Interessenskonflikt zwischen Habsburg und Chur
12.10 – 12.30 Diskussion | Discussione
12.30 – 14.00 Mittagspause| Pausa pranzo
14.00 – 15.00 Johannes Ortner (Kulturanthropologe, Meran), Toponomastischer Spaziergang durch Meran (Startpunkt: Thermenplatz, in deutscher Sprache)
III. Neuere Geschichte | Età contemporanea
– Vorsitz | Presiede : Brigitte Mazohl (Historikerin, Universität Innsbruck und
Österreichische Akademie der Wissenschaften, Wien) –
15.00 – 15.20 Stefano Barbacetto (storico, Geschichte und Region | Storia e regione, Bolzano), Italiano e tedesco nel Dipartimento dell’Alto Adige 1810–1813
15.20 – 15.40 Maurizio Ferrandi (storico, Geschichte und Region | Storia e regione, Bolzano), Lavoratori di lingua italiana nel Tirolo meridionale a cavallo tra Otto e Novecento e una vertenza con gli albergatori del 1909
15.40 – 16.00 Patrick Rina (Journalist und Kulturschaffender, Bozen), Philologisch geschulte Ohren auf Kur. Mehrsprachigkeit in der Meraner Belle Époque
16.00 – 16.20 Georg Grote (Historiker, Eurac Research, Bozen), Feldpostkarten im 1. Weltkrieg
16.20 – 16.40 Diskussion | Discussione
16.40 – 17.00 Kaffeepause | Pausa caffè
IV. Mehrsprachigkeit in Südtirol und ihre Rezeptionsgeschichte |
Plurilinguismo in Alto Adige: fortuna e sfortuna di un concetto
– Vorsitz | Presiede : Elena Chiocchetti (Linguistin, Eurac Research, Bozen) –
17.00 – 18.00 Runder Tisch (deutsch-italienisch) mit Publikumsdiskussion: Mehrsprachigkeit gestern und heute in Südtirol | Tavola rotonda (italiano-tedesco) con partecipazione del pubblico: Plurilinguismo ieri e oggi in Alto Adige
Mit | con Adina Guarnieri (Kulturschaffende, Bozen), Werner Pescosta (tradutur y storich,
Istitut Ladin Micurá de Rü, San Martin de Tor), Claudia M. Riehl (Linguistin, Ludwig-Maximilians-Universität, München), Lorenzo Vianini ( storico, Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” )
18.00 – 18.10 Marta Penchini (storica di letteratura italiana, Bolzano), Parole di chiusura | Schlussworte
18.10 Aperitif | Aperitivo
Hinweis: Bitte beachten Sie, dass diese Veranstaltung aufgezeichnet und anschließend im Internet veröffentlicht wird. | Nota: Si avvisa che il convegno verrà registrato e successivamente diffuso in rete.
Plurilinguismo storico in Alto Adige:
Un nuovo convegno co-organizzato dall’Accademia di Merano e dal Center for Autonomy Experience (Eurac Research) si prefigge lo scopo di studiare la storia della lingua nella nostra regione.
L’Alto Adige e il Tirolo storico sono sempre stati parte di una area alpina plurilinguistica. Proprio per la posizione di incontro tra due grandi territori culturali ed economici, l’italiano non era una lingua sconosciuta a Merano, Bolzano, o in Bassa Atesina, anche prima dell’annessione dell’Alto Adige all’Italia nel 1918-20; allo stesso modo in Trentino il tedesco era usato come lingua franca sin dal Medioevo. Oltre a queste due lingue principali, esistevano altri idiomi con minor diffusione, ma con origini ben più antiche. Nonostante una diminuzione di parlanti, il ladino dolomitico con le sue varianti, così come il cimbro intorno a Luserna ed il mòcheno in Trentino, sono ancora vivi e adoperati nelle valli laterali delle Alpi orientali. I movimenti migratori, le annessioni territoriali e le trasformazioni hanno continuamente mutato il panorama linguistico di questa “Terra di montagna”, mostrando quanto possa essere variegata la sua storia linguistica.
Con dodici relazioni in lingua italiana e tedesca, spaziando dal primo Medioevo all’inizio del Ventesimo secolo, il convegno del 25 novembre 2023 esplorerà il plurilinguismo storico in Alto Adige. Quale lingua si parlava in Alto Adige ai tempi di Walther von der Vogelweide e Dante Alighieri? Come è stata germanizzata la Val Venosta, un tempo in gran parte di lingua retoromanza? Che cosa ci dicono i toponimi riguardo alla storia linguistica di Merano? E, più in generale, che ruolo hanno svolto il concetto di “lingua”, il “plurilinguismo” ed il contatto con le lingue straniere nella vita di una persona del Medioevo, della prima età moderna e dei primi anni del Novecento?
Studiosi provenienti dagli ambiti della storia, della linguistica, degli studi letterari e di traduzione e dell’antropologia culturale indagheranno queste tematiche. L’iniziativa si concluderà con una tavola rotonda in cui verranno discusse le idee emerse durante il convegno riguardo al plurilinguismo storico in Alto Adige.
Attendiamo con impazienza la vostra partecipazione e discussioni stimolanti!